La comunicazione assertiva

La comunicazione è un comportamento. Descrive come scegliamo di agire, di esprimerci e di interagire con gli altri. Essere assertivi significa avere un comportamento adeguato al contesto e alla situazione e, quindi, comunicare in maniera efficace. Si definisce “assertivo” un comportamento attraverso il quale si affermano i propri punti di vista, senza prevaricare l’altro e senza essere prevaricati dall’altro. L’assertività permette di evitare l‘insorgenza di stati d’ansia e di rabbia (Wolpe, 1959).
Un comportamento è assertivo quando:
- Si fa valere i propri diritti e i propri valori.
- Si comunica in modo efficace e convincente.
- Si chiede ciò che si desidera.
- Si è coerenti ed equilibrati.
- Ci si impegna in rapporti interpersonali di equilibrio.
- Si esprimono i propri sentimenti e il proprio punto di vista.
Non esiste una risposta assertiva oggettiva e universale, non ci sono verità assolute: l’assertività dipende dalle situazioni in cui viene espressa (Meneghelli & Bonenti, 2010).
L’assertività si può generalmente definire come il punto di equilibrio tra uno stile comunicativo passivo e uno stile comunicativo aggressivo, anche se in alcuni casi questi ultimi possono essere considerati utili o necessari alla situazione (quindi scelti, non reattivi). Lo stile comunicativo passivo e quello aggressivo sono detti anassertivi. Per una comunicazione efficace lo stile relazionale da adottare è quello assertivo!
Vediamo uno per uno i diversi stili comunicativi e le rispettive caratteristiche.
Lo stile relazionale passivo
Espressioni non verbali
- L’espressione del volto è annoiata e assente.
- I movimenti sono nervosi.
- Ramente guarda negli occhi l’interlocutore.
Comportamento
- Si rifiuta di assumere rischi e si dichiara d’accordo anche quando non lo è.
- Cerca l’approvazione e la protezione altrui.
- È servizievole, obbediente e insicuro di sé.
- Lascia decidere agli altri.
- Impiega le sue energie nell’evitare i conflitti.
Stile di comunicazione
- Indiretto.
- Non esprime i propri desideri e sentimenti.
- È esitante.
Effetti
- Su di sé: rinuncia ad essere se stesso e può provare disturbi somatici.
- Sugli altri: perdono la stima della persona, la proteggono o la sfruttano.
Lo stile relazionale agressivo
Espressioni non verbali
- L’espressione del volto appare accigliata e critica.
- Il contatto visivo è inquisitorio e fisso.
- Il tono della voce è critico, sarcastico, spesso strilla.
Comportamento
- E’ una persona competitiva.
- Incapace di gestire le proprie emozioni.
- Cerca di umiliare gli altri.
- Non è interessato agli altri.
- Non rinuncia in alcun modo al suo punto di vista.
Stile di comunicazione
- E’ un cattivo ascoltatore.
- Incapace di comprendere il punto di vista altrui.
- Diretto.
- Tende a criticare gli altri in modo distruttivo.
Effetti
- Su di sé: rischia di rimanere isolato.
- Sugli altri: facilita l’emergere di timori e alleanze contro di lui.
Lo stile relazionale assertivo
Espressioni non verbali
- I gesti sono aperti e cordiali.
- Il contatto visivo è diretto.
- L’espressione del volto è attenta.
- La gestualità è corrispondente alla comunicazione verbale.
Comportamento
- Persevera nel raggiungimento dei propri obiettivi senza calpestare i diritti altrui.
- Accetta se stesso e gli altri.
- Ha fiducia in sé e negli altri.
- Ha aspettative realistiche.
- Si mostra empatico ed abile nel problem solving.
Stile di comunicazione
- E’ un ascoltatore attento e ricettivo.
- Afferma i suoi diritti e le sue aspettative.
- Sa respingere le richieste irrealistiche.
- Non disturba l’ascolto.
- Manifesta i suoi sentimenti e desideri e tiene conto di quelli altrui.
- E’ pronto a dare e ricevere suggerimenti.
Effetti
- Su di sé: accresce la fiducia e quindi l’autostima.
- Sugli altri: accresce la fiducia e migliora la relazione.