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Coronavirus: conoscerlo per averne meno paura

"Più in alto della realtà si trova la possibilità" Heidegger

Coronavirus: conoscerlo per averne meno paura

Per capire qualcosa in più sul nuovo coronavirus (2019-nCoV) ho deciso di risalire alle origini del virus, scegliendo un articolo scientifico pubblicato pochi giorni fa da alcuni ricercatori cinesi. L’obiettivo è quello di capire origini, la trasmissibilità e la prognosi del virus, disintossicandosi da ciò che dicono i media.

Gli autori spiegano che il primo caso di una polmonite di origine sconosciuta fu rilevato il 31 Dicembre 2019 presso la citta di Wuhan, in provincia di Hubei, in Cina. Per giungere ad una diagnosi sono state prese in considerazione le diagnosi esistenti come la SARS-CoV (Severe  Acute Respiratory   Syndrome   Coronavirus) o la MERS-CoV (Middle-East Respiratory Syndrome  Coronavirus), la aviaria e altre.

Alla fine, la World Health  Organization (WHO), il 12 gennaio 2020, ha annunciato il riconoscimento di un nuovo coronavirus, chiamato 2019-nCoV. All’epoca non c’era evidenza della trasmissione tra uomini. Solo successivamente ci si rese conto che il virus si poteva trasmettere da uomo a uomo. Questo fu annunciato dalla WHO il 21 Gennaio 2020, con le indicazioni di proteggersi dal virus.

Il 23 Gennaio il governo locale di Wuhan annunciò la sospensione dei trasporti pubblici, la chiusura degli aeroporti e delle stazioni e delle autostrade, per prevenire la trasmissione del virus. Dal momento che la febbre è un sintomo tipico dell’infezione, si cominciò a controllare la temperatura delle persone che entravano/uscivano da luoghi pubblici. Inoltre, la mobilità della popolazione fu limitata.

Che cos’è questo coronavirus?

Questo è il terzo tipo di coronavirus ed è molto meno forte del SARS-CoV  (10%) e del MERS-CoV (37%). In ogni caso la possibilità di contagio del 2019-nCoV è più alta degli altri due coronavirus. R0 è il parametro che stima la possibilità di trasmissione e la media stimata è di 3.3-5.5 per il 2019-nCoV, mentre era inferiore per SARS-CoV  (2-5) e MERS-CoV (2.7-3.9).

I sintomi clinici dell’infezione da 2019-nCoV sono simili a quelli della SARS-CoV  e MERS-CoV. Molti pazienti presentano febbre, tosse secca, dispnea e opacità alla TC al petto. Raramente mostrano segnali respiratori come naso che cola, starnuti, o tosse con dolore. Questo indica che il virus intacca vie respiratorie “basse”. Inoltre, il 20-25% delle persone con 2019-nCoV presentano sintomi e segni intestinali (come diarrea), similmente a SARS e MERS. Il virus, come gli altri due, innalza i livelli di citochine.

Le similitudini con la SARS sono molte, infatti entrambi i virus sono comparsi nello stesso momento dell’anno.

La SARS intaccava le vie respiratorie “alte” ma le secrezioni erano poche nei primi 5 giorni di contagio. Questo permetteva di isolare precocemente il virus. Al contrario, il 2019-nCoV ha una incubazione di, in media, 10 giorni prima che i sintomi siano chiaramente visibili. Già mentre il virus è in incubazione può essere trasmesso tra le persone.

Il nuovo coronavirus si trasmette tramite goccioline di saliva, stretto contatto, aerosol e forse tramite trasmissione fecale-orale.

Quali sono le origini?

Le origini del nuovo coronavirus paiono essere state nel Mercato di cibo di mare di Huanan. Il virus quasi sicuramente ha avuto origine dai pipistrelli ma poi il mediatore che l’ha trasmessa all’uomo pare essere il pangolino.

Per chi di voi non sapesse cosa sia il pangolino, do una breve spiegazione. I pangolini (gen. Manis, Linnaeus, 1758), sono conosciuti anche come formichieri squamosi, sono gli unici mammiferi viventi a rappresentare l’ordine dei Folidoti. Questi animali hanno il corpo ricoperto da squame cornee costituite di cheratina che, sovrapponendosi l’una all’altra, formano una sorta di “corazza a piastre”. Solo il ventre, la parte interna delle zampe, il muso e le parti laterali del capo sono scoperti. La corazza è costruita in modo da permettere all’animale di appallottolarsi se spaventato. Le scaglie sono affilate e possono essere usate (in particolare quelle della coda) come armi. I piccoli pangolini possiedono scaglie morbide, che si induriscono quando l’animale matura. I pangolini sono gli unici mammiferi che hanno il corpo ricoperto di scaglie.Di seguito una foto.

Risultato immagini per pangolino

Quali sono le possibilità di trattamento?

Molti pazienti hanno una buona prognosi con sintomi lievi o moderati. Tuttavia, essendo un nuovo virus, non esistono vaccini o trattamenti. Gli scienziati stanno testando le terapie esistenti. Nelfinavir sembra sia un potente antivirale contro il 2019-nCoV. Anche pitavastatina, perampanel e praziquantel potrebbero essere utili contro tale virus. Così come gli anti-HIV, come Kaletra. Tale farmaco è stato recentemente raccomandato a Wuhan per il trattamento dei pazienti.

 

BIBLIOGRAFIA

Li, J.Y., You, Z., Wang, Q., Zhou, Z.J., Qiu, Y., Luo, R., & Ge X.Y. (2020). The epidemic of 2019-novel-coronavirus (2019-nCoV) pneumonia and insights foremerging infectious diseases in the future. Microbes and Infection https://doi.org/10.1016/j.micinf.2020.02.002

 

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